Ing. Gianfranco Flotta, Ing. Maria Graziano
F-ingegneria srl, Calderara di Reno (BO)

Lo scorso 14 dicembre è stato inaugurato l’ospedale dei Sibillini “Beato Antonio da Amandola”, un’infrastruttura all’avanguardia che rappresenta un simbolo di rinascita per l’entroterra marchigiano duramente colpito dal sisma del 2016 che, proprio ad Amandola (FM), aveva assistito alla perdita del proprio riferimento sanitario territoriale a causa degli eventi sismici. Il nuovo attesissimo polo sanitario si estende complessivamente su una superficie di circa 9600 m2, con un corpo fabbrica principale sviluppato su due piani fuori terra e strutturalmente suddiviso in 4 blocchi indipendenti. A questo si collega un ultimo corpo esterno, adibito a servizi e con sviluppo monopiano, collegato funzionalmente attraverso un tunnel al resto del complesso. Una delle principali sfide che ha dovuto affrontare il progetto strutturale è stata quella di diconiugare la richiesta di layout funzionalmente versatili con le esigenze di sicurezza antisismica, in un’area caratterizzata da accelerazioni al suolo di notevole entità (1,25g). L’articolo descrive le principali caratteristiche del progetto, con un focus specifico sull’impiego di isolatori sismici di ultima generazione per garantire la sicurezza sismica di un’infrastruttura essenziale per il territorio.

1.1 IL NUOVO COMPLESSO OSPEDALIERO
Il nuovo polo sanitario dei Sibillini “Beato Antonio da Amandola” (figura 1) sorge poco lontano dal cuore dell’omonimo Comune situato nell’entroterra marchigiano, gravemente colpito dagli eventi sismici che interessarono l’intera area nell’agosto del 2016. Una struttura attesissima per la sua posizione strategica tra le province di Fermo e Macerata che va a sostituirsi al vecchio nosocomio cittadino, reso inagibile dalle severe lesioni causate degli eventi sismici di quei giorni.
Un progetto ambizioso ultimato a dicembre 2024 che interessa un’area di circa 9600 m2 (figura 2), con un investimento complessivo di 33 milioni di euro, circa 80 posti letto e tecnologie diagnostiche di ultima generazione.
Fin dal principio, la progettazione si è posta l’obiettivo di restituire al territorio una costruzione sanitaria sicura ed efficiente, in grado di convogliare le esigenze strutturali con quelle di layout e di anticipare il più possibile le previsioni sulle tempistiche di costruzione.
La richiesta della Regione di poter fruire di spazi versatili, con strutture in grado di adattarsi all’occorrenza a nuovi layout funzionali, ma al contempo in grado di garantire resistenza e sicurezza dal punto di vista sismico, ha trovato risposta in un’ossatura in carpenteria metallica, caratterizzata da ingombri ridotti e masse sismiche contenute. […]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 4/2025.