Borana Kullolli, Abir Gallala, Domenico Rolando
ArcelorMittal Sheet Piling, Long Products Europe, 66 rue de Luxembourg, L-422, Luxembourg

Entro la fine di questo secolo, si prevede che il livello medio del mare crescerà almeno di 1 m. Questo innalzamento, secondo studi recenti, aumenterà la frequenza di eventi naturali estremi (inondazioni, erosione costiera). È necessario, quindi, mettere in atto sistemi di mitigazione del rischio per prevenire gli effetti di questi cambiamenti climatici. Una delle possibili soluzioni riguarda l’utilizzo delle palancole in acciaio che, grazie alla loro elevata resistenza, velocità di installazione, duttilità e flessibilità di adattamento a geometrie complesse, hanno dimostrato di essere una valida alternativa ai sistemi tradizionali. Possono infatti essere utilizzate per diversi scopi come groynes, barriere impermeabili, rinforzi per argini fluviali e protezione delle zone costiere. Obiettivo dello studio presentato in questo articolo, è mostrare i benefici delle palancole in acciaio utilizzate come elementi di rinforzo di una normale diga realizzata in terra. A tale scopo si esaminano i risultati di un test di cedimento strutturale (in scala 1:1) effettuato nei Paesi Bassi nei pressi della città di Emedijk e condotto su due dighe, la prima realizzata in terra, mentre la seconda rinforzata con una parete di palancole in acciaio. Le palancole impiegate nella soluzione rinforzata hanno evitato il completo collasso della struttura, e dai risultati ottenuti risulterebbe addirittura possibile ridurre di un ulteriore 30% il peso degli elementi in acciaio (riducendo le sezioni), continuando a garantire il minimo livello prestazionale e di sicurezza richiesto. Volendo estendere l’analisi anche a strutture destinate a zone sismiche, vengono valutati attraverso un’analisi dinamica agli elementi finiti, gli effetti che le azioni sismiche avrebbero sulle componenti strutturali. A tal riguardo, nel lavoro proposto è stata eseguita un’analisi parametrica che indaga il comportamento delle palancole sottoposte agli effetti della variazione dell’accelerazione di picco al suolo, della tipologia di suolo e dell’altezza di ritenuta. Nell’ultima parte dell’articolo verrà illustrato un nuovo sistema in fase di sviluppo per il monitoraggio dello stato di “salute” strutturale delle palancole. Lo scopo è quello di riuscire a monitorare le azioni agenti sulle palancole durante la fase di esercizio, al fine di rilevare preventivamente problematiche che possano compromettere, nel tempo, l’integrità strutturale dell’intero sistema.

1. IMPATTO DELLE INONDAZIONI E TERREMOTI IN ITALIA
L’elevata sismicità del territorio italiano ha spinto i progettisti a concentrarsi sulla definizione delle azioni sismiche tralasciando eventi meno frequenti, altrettanto pericolosi, che negli ultimi anni si sono via via intensificati.
È ben noto che i terremoti rappresentino non solo un pericolo per la salvaguardia delle vite umane, ma anche un serio rischio di danneggiamento o collasso di abitazioni, infrastrutture e altri manufatti.
Secondo la Protezione Civile [2] essendo l’Italia collocata tra la placca eurasiatica e la placca africana, la maggior parte delle regioni italiane vengono classificate ad alto rischio sismico e, inoltre, la vulnerabilità del territorio non è affatto trascurabile a causa dell’obsolescenza della maggior parte del patrimonio immobiliare, delle aree densamente popolate in corrispondenza dei grandi centri abitati e dell’inestimabile valore del patrimonio artistico e culturale. […]

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