Arch. Anna Dalla Valle
Politecnico di Milano

Impression

Il progetto del nuovo Learning Centre di Lussemburgo è testimonianza di come grandi opere, quali gli impianti siderurgici caratterizzati dagli imponenti altiforni per la produzione dell’acciaio, possano essere reinventate, rinnovate e integrate all’interno di programmi di rigenerazione urbana. L’esito è sorprendente: il sito delle acciaierie diventa fulcro centrale della Città delle scienze, della ricerca e dell’innovazione, non solo dal punto di vista urbano, ma anche concettuale, culturale e semantico.

ALTIFORNI COME MEMORIA DEL PASSATO
Le acciaierie sono impianti produttivi molto radicati nel territorio, caratterizzati da una storia che inizia con lo sviluppo industriale del primo Novecento e che prosegue con successive ristrutturazioni in risposta alle esigenze del mercato condizionando l’evoluzione dei contesti nei quali si insediano. È questo il caso specifico di Belval, quartiere ad ovest di Esch-sur-Alzette, posto a 15 km a sud-ovest della città di Lussemburgo, che deve proprio all’avvento dell’industria siderurgica il suo sviluppo.
A partire dal 1860, infatti, la parte meridionale del Granducato di Lussemburgo è stata una delle principali fonti di ferro in Europa e, poiché il governo imponeva che il minerale poteva essere estratto solo dalle aziende che lo fondevano all’interno del Ducato, la regione è stata presto popolata da grandi complessi siderurgici. Uno dei più importanti è stato realizzato a Belval, disboscando 39 ettari di foresta a favore della costruzione dell’impianto di produzione, che originariamente era costituito da sei altiforni, un’acciaieria e diversi laminatoi. L’opera venne presto considerata come la fabbrica più moderna d’Europa,…

PUOI LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO SU COSTRUZIONI METALLICHE 3/2019

Lascia un commento