Dr. ing. Bruno Finzi, dr. ing. Valter Carni, dr. ing. Raimondo Salaris
CEAS srl, Milano

Nell’ultimo decennio, diversi sono stati gli interventi di riqualificazione urbana che hanno coinvolto la vecchia area industriale adiacente lo scalo di Porta Romana a Milano. Tra questi, certamente degno di nota è quello della Fondazione Prada che ha interessato una vecchia distilleria del 1910, con una superficie di 19000 mq e 10 edifici, dei quali 7 esistenti (adeguati sismicamente) e 3 di nuova realizzazione. Il concept ed il progetto architettonico sono dello studio OMA, Office for Metropolitan Architecture e portano la firma di Rem Koolhaas. CEAS ha rivestito un ruolo centrale nella realizzazione dell’opera coordinando l’intera fase progettuale di ingegnerizzazione dell’intervento. In questo articolo ci si concentra sulla torre-museo, vero e proprio landmark dell’intero complesso, descrivendone le fasi costruttive ed il ruolo fondamentale delle strutture metalliche, impiegate come vincolo “attivo” durante la costruzione dell’opera. L’edificio è costituito da 10 piani fuori terra ed ha un’altezza complessiva di 60 m. Architettonicamente è caratterizzato da un’alternanza di impalcati a forma prima trapezoidale e poi rettangolare, che le attribuisce, oltre al caratteristico profilo, una serie di problematiche di tipo deformativo (a breve e lungo termine). Il compito di governare tali fenomeni a costruzione ultimata è affidato al “tube”, un tirante inclinato in c.a.p. gettato in opera, che collega la fondazione su pali con la sommità dell’edificio. Per sostituire il contributo di quest’elemento durante le fasi costruttive è stato studiato un sistema di sostegno temporaneo, costituito da un traliccio in carpenteria metallica, collegato all’edificio a tre differenti quote, mediante barre dywidag annegate nel getto dei solai e martinetti. Attraverso questo sistema è stato possibile applicare delle forze all’edificio, in maniera tale da controllare i suoi spostamenti durante le fasi costruttive. L’entità delle forze è stata definita in sede progettuale attraverso una modellazione numerica per fasi (stage construction analysis), ma il valore realmente applicato è stato valutato in sito (step-bystep) in funzione delle reali deformazioni rilevate dal sistema di monitoraggio. Il traliccio provvisionale ha un’altezza di 45 m ed è costituito da due travi reticolari piane a forma triangolare poste ad interasse di 3,22 m, con puntoni e tiranti HEM700. Il loro collegamento trasversale è realizzato mediante 6 livelli di controventi orizzontali con profili HEA300, HEA200 ed angolari L70x7. L’acciaio strutturale è del tipo S355JR ed i nodi bullonati lavorano a taglio e a trazione. Il collegamento di base è garantito da tirafondi annegati nella platea in fase di getto.

Struttura del gruppo di lavoro impegnata nella realizzazione della Torre della Fondazione Prada:

Committente: Prada s.p.a.
Progettazione Architettonica: OMA
Impresa esecutrice: Colombo Costruzioni s.p.a
Progettazione Strutturale: SCE Project s.r.l.
Progettazione sicurezza antincendio: GAe Engineering s.r.l.
Coordinamento della progettazione costruttiva: CEAS s.r.l.
Direzione Lavori Generale & Specialistiche: CEAS s.r.l
Coordinamento della sicurezza: CEAS s.r.l.
Collaudo Statico: MSC Associati

Puoi leggere l’intero articolo su Costruzioni Metalliche n. 5/2019.

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