Ing. Fjordi Memaj | National Specifier Engineer Infrastructure HILTI ITALIA S.P.A
Ing. Chiara Magnani | Structural Field Engineer HILTI ITALIA S.P.A

Visti i continui interventi di miglioramento ed adeguamento della rete stradale e autostradale, l’utilizzo degli ancoranti post-installati per il fissaggio delle barriere è un argomento sempre più rilevante. Nell’articolo si approfondiscono tematiche ricorrenti ed aspetti utili alla corretta progettazione del collegamento tra dispositivi di ritenuta e strutture in c.a. Questo articolo si rivolge ai professionisti coinvolti, con l’obiettivo di dare una panoramica del framework normativo, dei metodi di calcolo e dei vari fattori che influenzano la corretta progettazione degli ancoranti post-installati.

Tipologia di barriere stradali maggiormente utilizzate

I principali sistemi di ritenuta stradale sono generalmente scelti, tenendo in considerazione molteplici elementi che determinano la tipologia di barriera più idonea. Infatti, a seconda della loro destinazione ed ubicazione si distinguono in:
– barriere da spartitraffico;
– barriere bordo strada, in rilevato o scavo;
– barriere per opere d’arte, quali ponti, viadotti, sottovia, etc.;
– barriere o dispositivi per punti singolari.
Le barriere di sicurezza sono quindi elementi che hanno lo scopo di evitare la fuoriuscita dei veicoli dalla piattaforma o comunque di ridurne le conseguenze dannose.
Oltre dunque alla valutazione ed all’omologazione del dispositivo di ritenuta più idoneo caso per caso, è opportuno porre particolare attenzione anche al collegamento tra il dispositivo di sicurezza ed il materiale base. In questo caso la scelta può ricadere su tirafondi gettati in opera o su ancoraggi post-installati. L’utilizzo di ancoraggi post-installati, in particolare l’utilizzo di resine strutturali per ancoraggio delle barriere agli elementi strutturali in c.a., è ampiamente diffuso poiché evita le lavorazioni tipiche della preinstallazione del tirafondo e l’elevato rischio di […]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 1/2022.

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