A cura della Redazione

Il MOSE è un’opera pubblica: i principali attori coinvolti nella sua realizzazione sono la stazione appaltante, ovvero il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche del Trivento, e l’esecutore, il concessionario Consorzio Venezia Nuova. Dalla fine del 2019 l’opera è posta sotto il coordinamento e il controllo del Commissario Straordinario per il MOSE, che sovrintende a questa delicata fase finale di completamento e inizio funzionamento dell’opera. Il MOSE è un unicum nel panorama internazionale delle barriere di protezione dagli allagamenti del mare. Questo perché il lungo iter autorizzativo e ideativo ha cercato di rispondere a delle istanze che erano quelle di interferire il meno possibile con il paesaggio e negli scambi idrici fra mare e laguna.
È un unicum anche sotto il profilo tecnologico: la tipologia delle paratoie non ha eguali negli altri esempi di paratoie nel mondo. Il Provveditorato Interregionale e il Consorzio Venezia Nuova sono membri dell’I-Storm, il network internazionale dei principali gestori di barriere di difesa, che riuniscono oltre al MOSE anche le barriere inglesi, olandesi e americane: nel confronto con le altre soluzioni adottate il MOSE conferma la propria specificità.

La laguna di Venezia. Un ecosistema da salvaguardare
Con i suoi 550 km2 di superficie, la laguna di Venezia è una delle zone umide più grandi e importanti del Mediterraneo (figura 1). Si tratta di un ambiente estremamente fragile, dove ogni elemento viene lentamente modificato e modellato dall’azione dell’acqua e da quella dell’uomo. La laguna è divisa dal mare Adriatico da una sottile striscia di terra, il cordone litoraneo, che si sviluppa per circa 60 km dalla foce del fiume Piave a quella dell’Adige e comunica con il mare attraverso le Bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia. Due volte al giorno, la marea entra ed esce dalla laguna, raggiungendo due punte massime e due punte minime (maree semidiurne).[…]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 2/2021.

Lascia un commento