La realizzazione di una costruzione in acciaio richiede l’intervento di diversi “attori”, ognuno dei quali è chiamato a svolgere la sua parte. C’è un Committente che commissiona l’opera e stipula un contratto con un Appaltatore, dove con questo vocabolo intendiamo una carpenteria metallica che approvvigiona il materiale, lamiere profilati bulloni, lo lavora, lo spedisce in cantiere e lo monta, cioè realizza l’opera. Certamente l’Appaltatore per poter realizzare ha bisogno di un progetto, cioè un insieme di documenti (disegni di progetto, dettagli tipici, etc.) che dicano cosa realizzare, e quindi occorre un Progettista che prepari il tutto, secondo le indicazioni del Committente.

Ma il progetto non  basta. Oltre a dire all’Appaltatore cosa occorre realizzare, bisogna anche dirgli come bisogna realizzarlo, cioè con quali modalità operative, con quali controlli, con quale livello di qualità sostanzialmente, e quindi anche con quale livello di spesa. Il documento che illustra e stabilisce come realizzare le strutture è il Capitolato Tecnico, che deve essere redatto anch’esso dal

Progettista. Il capitolato è dunque un documento che va allegato ad un contratto di appalto al quale fa riferimento, e che ha lo scopo di definire le specifiche tecniche delle opere che andranno ad eseguirsi per effetto del contratto stesso, di cui è parte integrante.

Come può fare un progettista a redigere un Capitolato Tecnico? Occorre mettere assieme parecchie nozioni di ambiti molto diversi, perché la realizzazione di una struttura in acciaio è un processo molto complesso, e quindi l’attività di stesura di un Capitolato è una attività molto onerosa. Per fortuna esistono, ed esistevano in passato, capitolati aziendali, sviluppati da grosse aziende che si occupano anche di costruzioni e che sono dotate di strutture tecniche in grado di sviluppare al proprio interno della documentazione tecnica. Quindi spesso questi capitolati sono stati usati anche da vari progettisti, che li hanno impiegati come riferimento culturale e tecnico.

Questo perché in Italia non è mai esistito un Capitolato Tecnico di riferimento. In Inghilterra invece esiste una sorta di capitolato unificato, pubblicato dalla BCSA, The British Constructional Steelwork Association, l’associazione dei costruttori di carpenteria inglesi, e dallo SCI, Steel Construction Institute, una associazione culturale per la propaganda e lo sviluppo dell’impiego delle strutture in acciaio (BCSA e SCI pubblicano una nutrita serie di volumi relativi alle strutture metalliche). Questo capitolato si chiama “National Structural Steelwork Specification for Building Construction” (NSSS), ed esiste anche in una versione compatibile con la marcatura CE delle strutture, secondo EN 1090-1. Sviluppato con sforzo congiunto di accademici, tecnici e costruttori, può essere usato da qualunque Committente in una commessa che preveda la fornitura di carpenteria metallica. Infine possiamo citare un analogo documento statunitense: si tratta dell’AISC 303 “Code of Standard Practice for Steel Building and Bridges”, anch’esso impiegato in molte commesse negli Stati Uniti.

In questo quadro si colloca il Quaderno n. 4 del CTA che presenta il testo di un Capitolato Tecnico  di riferimento, che può essere impiegato da qualsiasi progettista così come è, oppure completato e specializzato per le particolari esigenze di un’opera. Il testo è stato sviluppato in collaborazione tra CTA, UNICMI, IIS, AIZ, COLGOM Vernici Industriali e HARPACEAS.

Ci piace ricordare che l’idea di preparare un Capitolato di riferimento era stata, alcuni anni fa in ambito ACAI, di Giancarlo Coracina, che aveva dato preziosi consigli sui contenuti ed aveva discusso e commentato le prime bozze.

La prima edizione è stata poi pubblicata nel gennaio 2016 da UNICMI e CTA con il titolo: “UX94 – Guida al capitolato tipo per le strutture metalliche”. Essa si è avvalsa sostanzialmente delle informazioni tratte dalle UNI EN 1090-2:2011, oltre che di esperienze aziendali. Ove le prescrizioni della UNI EN 1090-2 risultavano in contrasto con quelle delle NTC2008, in vigore al momento della stesura del documento, si è dato precedenza alle NTC.

Il documento attuale è la revisione del precedente, necessaria per aggiornarlo alle NTC2018. Anche le UNI EN 1090-2 sono state aggiornate nel 2018, ed anche di questo si è tenuto conto nella revisione del documento, così come dell’aggiornamento delle normative che riguardano la verniciatura.

Dopo il capitolo 1 del Quaderno che è introduttivo, il capitolo 2 è il vero testo del Capitolato di riferimento. Il capitolo 3 è un commentario che spiega le scelte che sono state fatte circa le prescrizioni contenute nel capitolo 2.  Dopo la bibliografia, una Appendice accenna ad una direzione di sviluppo futuro di questo capitolato, cioè l’incorporazione dei concetti e delle modalità di progettazione BIM, concetto recepito, al momento, dall’ultima edizione  del capitolato inglese NSSS.

I soci CTA troveranno il Quaderno n. 4 allegato gratuitamente al numero 1/2021 di Costruzioni Metalliche.

I non soci possono acquistarlo dal sito del CTA cliccando qui.

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