Ing. Ettore SCIAN
Ingénieur – Chef de Projet, InCA, Luxembourg
Ing. Andrea DE CILLIA
Associé-gérant , InCA, Luxembourg

Si illustra la progettazione, la costruzione ed il montaggio del nuovo ponte frontaliero sulla Mosella a Grevenmacher (Lussemburgo), in sostituzione di un ponte precedente in cemento armato precompresso che presentava un sensibile stato di degrado.

1. CONTESTO
ll ponte stradale collega il centro della città lussemburghese di Grevenmacher al villaggio di Wellen sulla riva tedesca. L’opera è molto frequentata, soprattutto nelle ore di punta, dai lavoratori frontalieri che vengono a lavorare in Lussemburgo; è inserita nel fitto tessuto urbano della città di Grevenmacher e sovrasta la passeggiata lungo la Mosella prima di raggiungere la riva tedesca (figura 1) Il ponte esistente (figura 2) è costituito da un impalcato composto da 5 travi in cemento armato precompresso con 5 campate con lunghezze comprese tra 38,5 m e 46 m, fu costruito nel 1955. Era un’opera funzionale che era stata realizzata sotto vincoli di budget e tempo lasciando da parte l’estetica. L’amministrazione dei “Ponts et Chaussées” aveva osservato, durante una campagna di controllo dei cavi post-compressi della struttura esistente, che le iniezioni di malta cementizia erano in gran parte carenti e quindi che la protezione dalla corrosione non era più garantita. In effetti molti cavi non erano più tesi, probabilmente a causa della corrosione. Dal 2002, la manutenzione preventiva e una riduzione del traffico avevano permesso di mantenere temporaneamente il ponte in servizio fino alla sua sostituzione definitiva. La struttura scelta per la nuova struttura è quella di un ponte a 4 campate, di cui la campata principale che attraversa la Mosella è ad arco.La scelta di utilizzare l’acciaio è dovuta alla necessità di ridurre al minimo la durata dei lavori è all’imposizione di allargare la via fluviale navigabile. In effetti, prevedendo una futura riqualificazione della chiusa di Grevenmacher come parte del progetto “Grand Canal Rhône Moselle” (Grande Canale Rodano-Mosella) tra Mulhouse e la Saôna, era necessario rimuovere la pila centrale che avrebbe ostacolato la futura navigazione delle imbarcazioni in approccio o in uscita dalla chiusa. Inoltre bisognava garantire un’altezza libera di navigazione di 7,50 m rispetto al livello 133,47 m s.l.m. (livello più alto delle acque navigabile). La chiusura al traffico della strada è durata soltanto quattro mesi e mezzo. La chiusura della via navigabile è durata soltanto una settimana.[…]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 2/2020.

Lascia un commento