A. P. D’Arrigo(1), Marco Taddei(2), Luca Zamponi(2), M. Sommavilla(3), R. Zanon(3)
(1) Libero Professionista – Studio di Ingegneria Civile – Messina
(2) Taddei costruzioni Srl
(3) ArcelorMittal

L’articolo presenta un caso interessante di ricostruzione di un’opera in calcestruzzo precompresso entrata in crisi in seguito ad un collasso strutturale. La nuova struttura é un’ossatura in acciaio formata da un unico arco connesso ad un impalcato in acciaio altoresistenziale con soletta in calcestruzzo collaborante. La realizzazione costituisce una soluzione interessante dal punto di vista estetico e crea un punto di riferimento nell’ambito urbano nel quale si inserisce.

INTRODUZIONE
Sulla strada litoranea che collega due grossi centri della provincia di Messina, Milazzo e Barcellona, il ponte Calderà sovrapassa il torrente Longano e prende il nome della località omonima in cui si trova. Il 22 novembre 2011 intense e persistenti piogge interessarono la provincia di Messina, creando notevoli disagi anche nel Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. L’alluvione che si abbattè su questa area determinò la piena del Torrente Longano che a sua volta provocò il cedimento strutturale del Ponte Calderà (figura 2). Il ponte, di una lunghezza complessiva di circa 40 m, era diviso in cinque campate con quattro pile in alveo. L’impalcato era costituito da travi prefabbricate in cemento armato precompresso con schema portante isostatico (figura 1). Il crollo fu causato dal cedimento delle fondazioni della pila 2 che determinò la rotazione rigida delle campate due e tre. La situazione dell’impalcato risultava quindi estremamente critica e l’infrastruttura completamente inagibile. Il recupero della struttura esistente non era una soluzione praticabile.[…]

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