Ing. Davide Gatti; Ing. Pierfranco Mocchetti; Ing. Andrea Frigerio | Tecnimont S.p.A. (Gruppo MAIRE)
Ing. Sergio Menotti; Ing. Alberto Cavatorta | Fagioli S.p.A.

L’articolo descrive la progettazione e la restituzione alla verticalità di una struttura metallica di un impianto di processo, che aveva subìto inclinazione, già nel corso della sua costruzione, per cause geotecniche. L’intervento ha comportato il sollevamento alla base dell’intera struttura metallica, al tempo già montata e già equipaggiata con apparecchi di processo particolarmente delicati.

1 INTRODUZIONE:
La Joint Venture tra MAIRE, leader in ambito internazionale nell’ingegneria impiantistica per la trasformazione delle risorse naturali, e Japan Gas Corporation (JGC) è stata ingaggiata nel 2018 per costruire un impianto di Polietilene nel sito di Batangas, sull’isola di Luzon, a circa 90 km a sud della capitale di Manila, nelle Filippine, dalla committente Polymer plant L’impianto si caratterizza nella sua natura per alcune strutture metalliche molto alte, circa 72 – 79 m, progettate per essere fondate su platee in cemento armato.

In dettaglio, le strutture visibili nella figura 1 riguardano:
• Reattore (LR): 72 m di altezza totale, con struttura in CA fino a +12 m;
• Separatore (FP): 79 m di altezza totale, con struttura in CA fino a +15 m;
• Colonna di Frazionamento (RF): 72 m di altezza totale, con struttura in CA fino a 16,5 m;
• Pipe Racks (PR) con un’altezza massima di 14,5 m.

Verso la fine di dicembre 2019, in seguito ad uno dei più importanti tifoni della zona, alcune strutture accumularono un’inclinazione permanente notevole, come risultato di cedimenti differenziali del terreno sotto le platee, mostrando, a quel tempo, un abbassamento massimo di 90 mm circa (figura 3).
Tale cedimento differenziale è stato successivamente imputato alla presenza di riporti antropogenici di terreni altamente comprimibili, rilevati solo all’inizio del 2020, a seguito di un’indagine diagnostica geotecnica, approfondita nel punto in cui si è manifestato tale evento.
La caratteristica di questo terreno antropogenico non compattato, unita al ripetersi di allagamenti e tifoni provocati dagli eventi meteorici, non garantiva lo stabilizzarsi di questo processo degenerativo; pertanto, la Joint Venture ha deciso di intervenire al fine di porre tali strutture in sicurezza.
Successivamente ad un primo intervento d’urgenza, con zavorre collocate sulle fondazioni dal lato meno cedevole, si è passati ad un intervento permanente di stabilizzazione mediante micropali ad iniezioni multiple e controllate, installati a seguito di carotatura dei solettoni di fondazione.[…]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche n. 2/2023.

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