Prof. Ing. Nadia Baldassino, Prof. Ing.  Riccardo Zandonini, Prof. Ing. Rossano Albatici
Università di Trento
Ing. Lorenzo Manzini, Ing. Omar Patella
COGI srl

L’attuale richiesta del mercato delle costruzioni ruota intorno al concetto di casa sicura, efficiente e confortevole, in una parola “tecnologica”. L’attenzione della committenza è tuttavia rivolta non solo al risultato finale, ma anche ai modi ed ai mezzi impiegati per raggiungerlo, in quanto fattori che influenzano in maniera sostanziale i tempi e i costi di realizzazione della costruzione. In tal senso esiste un interesse per l’intero processo di costruzione. Volendo riassumere questo concetto, si può dire che è fondamentale oggi fornire il massimo della prestazione strutturale e del comfort abitativo nel minor tempo possibile e a costi definiti e certi. Il fattore tempo assume un valore particolare in condizioni operative eccezionali, quali la ricostruzione dopo disastri naturali. Le costruzioni, realizzate con struttura in profili sottili in acciaio formati a freddo, sono in grado di rispondere in maniera competitiva a queste nuove esigenze del mercato. La loro leggerezza le rende inoltre adatte anche per l’edilizia in zona sismica. Il sistema costruttivo SteelMAX® (figura 1), è la risposta concreta alle moderne aspettative sia degli operatori del settore edile che degli utenti finali delle realizzazioni in quanto oltre ad assicurare tutti i vantaggi dei sistemi di costruzione a secco quali il rispetto dei tempi e costi preventivati unitamente all’impiego di materiali consigliati dall’architettura sostenibile, garantisce anche un elevato isolamento termico/acustico e una ottima resilienza agli eventi sismici. Da apprezzare anche un aumento sino al 10% delle superfici disponibili rispetto al totale di un edificio in edilizia tradizionale dovuto al ridotto spessore delle pareti pur mantenendo elevate prestazioni energetiche.

Introduzione
Il sistema costruttivo steelMAX®, si basa sull’utilizzo di profili sottili con spessore pari al millimetro o al massimo a 1,2 mm in acciaio strutturale S280GD. La sezione, studiata e sviluppata per rispondere ad esigenze strutturali, di produzione e di montaggio, è quella di un “C” opportunamente irrigidito in corrispondenza delle estremità e dell’anima. I profili ottenuti dalla linea produttiva vengono assemblati, in stabilimento o in cantiere, per realizzare sistemi intelaiati portanti di parete o di solaio. Il solaio può essere realizzato con due differenti modalità: in funzione della luce e dei carichi agenti. Una soluzione prevede l’utilizzo di travetti costituiti da due profili posti “schiena a schiena”, opportunamente collegati tramite viti auto-perforanti, l’altra soluzione impiega travi reticolari realizzate con il medesimo profilo e costituite da una briglia superiore e una inferiore, collegate tra loro da diagonali e chiusa alle estremità da profili verticali. Le pareti sono costituite da profili verticali (montanti), disposti ad un interasse di 400 o di 600 mm e vincolati alla base ed in sommità a delle guide trasversali. Un traverso collega i montanti in corrispondenza della mezzeria per limitarne la lunghezza di libera inflessione. La connessione tra i vari profili avviene mediante dei rivetti strutturali a strappo in acciaio dal diametro di 6,4 mm.[…]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche, n. 3/2022.

Ritorna all’indice del numero.

Lascia un commento