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- Data di creazione 29 Ottobre 2025
- Ultimo aggiornamento 29 Ottobre 2025
IL NUOVO OSPEDALE DI AMANDOLA - Un modello di sicurezza sismica e innovazione costruttiva nel cuore delle Marche (CM 4/2025)
REBUILDING AMANDOLA’S HOSPITAL
Setting the Standard for Earthquake-Resistant Design in Central Italy
Ing. Gianfranco Flotta, Ing. Maria Graziano
F-ingegneria srl, Calderara di Reno (BO)
Lo scorso 14 dicembre è stato inaugurato l’ospedale dei Sibillini “Beato Antonio da Amandola”, un’infrastruttura all’avanguardia che rappresenta un simbolo di rinascita per l’entroterra marchigiano duramente colpito dal sisma del 2016 che, proprio ad Amandola (FM), aveva assistito alla perdita del proprio riferimento sanitario territoriale a causa degli eventi sismici. Il nuovo attesissimo polo sanitario si estende complessivamente su una superficie di circa 9600 m2, con un corpo fabbrica principale sviluppato su due piani fuori terra e strutturalmente suddiviso in 4 blocchi indipendenti. A questo si collega un ultimo corpo esterno, adibito a servizi e con sviluppo monopiano, collegato funzionalmente attraverso un tunnel al resto del complesso. Una delle principali sfide che ha dovuto affrontare il progetto strutturale è stata quella di coniugare la richiesta di layout funzionalmente versatili con le esigenze di sicurezza antisismica, in un’area caratterizzata da accelerazioni al suolo di notevole entità (1,25g). L’articolo descrive le principali caratteristiche del progetto, con un focus specifico sull’impiego di isolatori sismici di ultima generazione per garantire la sicurezza sismica di un’infrastruttura essenziale per il territorio.
Last December 14th the new Sibillini Hospital “Beato Antonio da Amandola” was officially inaugurated, a cutting-edge infrastructure representing a symbol of renewal for Marche region after the 2016 earthquake, particularly for Amandola (FM), which was severly damaged by the quake, leading to the closure of the old city hospital. The new medical hub covers an area of 9600 m2. The main complex is developed in two floors and it consists of four building blocks separated by seismic joints. An additional service building, with a single-level structure, grow up externally connected to the main structure by a tunnel. One of the key challenges of the project was to meet the Committe’s request for a flexible architectural and structural design, while simultaneously addressing the high seismic demands of the region — an area subject to strong ground accelerations (up to 1.25g). This paper outlines the project’s main design features, with particular focus on the earthquake protection devices employed in order to ensure seismic protection for a vital infrastructure for the region.
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| CM_4_2025_Realizzazioni3.pdf |