Home Forum Discussioni Generali Classi di Esecuzione (EXC) e Categorie di Servizio (SC)

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    • #15152 Rispondi | Quote
      b.cordova@ctanet.it
      Amministratore del forum

        (Domanda di un collega)

        Buongiorno,

        Vorrei porre questa domanda sulle Categorie di Servizio (SC):

        – Edificio con classificazione zona sismica 2 (MEDIO ALTO RISCHIO)
        – duttilità progettazione bassa, q = 1

        non ricorrendo entrambe le condizioni imposte sulla categoria di servizio SC1 (regioni bassa sismicità e classe duttilità DCL) e nemmeno la SC2 (regioni media o alta sismicità e classe di duttilità DCM o DCH) è corretto applicare la SC! o la SC2?

        Ciò comporta una diversa assegnazione finale della classe di esecuzione.

        Cordiali saluti.

      • #15153 Rispondi | Quote
        b.cordova@ctanet.it
        Amministratore del forum

          Caro collega,

          purtroppo non ho una risposta precisa alla tua domanda, perchè i testi delle norme non sono chiari. Metto insieme un po’ di considerazioni.

          Le NTC2008 non parlavano delle Classi di Esecuzione perchè non era stata ancora pubblicata la EN 1090-2.

          Le attuali NTC2018 non parlano esplicitamente di Classi di Esecuzione, ma impongono il rispetto della EN 1090-2:2011 che le definisce, ed è la definizione alla quale ti riferisci.

          A differenza delle NTC2008 dove l’argomento era poco chiaro, le NTC2018 prevedono espressamente che si possa progettare in campo elastico (q=1), quindi senza i criteri del Capacity Design, anche in zona molto sismica.

          La definizione delle Classi di Esecuzione della EN 1090-2:2011 dà la definizione delle categorie di servizio, SC1 e SC2 che, come hai scritto giustamente tu, prevedono solo 2 casi: a) progettazione in campo elastico (DCL) in zona a bassa sismicità; b) progettazione dissipativa (DCM o DCH, gerarchia delle resistenze) in zone a media o alta sismicità.

          Il caso quindi, ammesso dalle NTC2018, di progettazione elastica in zona ad alta sismicità, non è espressamente contemplato, e dubito che esista in giro una risposta “ufficiale” a questa domanda.

          Però la EN 1090-2 ha subìto una revisione, è infatti uscita l’edizione 2018, nella quale la definizione delle Classi di Esecuzione non è più inserita, perchè la sua sede più idonea è una norma rivolta ai progettisti (e non ai costruttori, come è invece la EN 1090-2). La definizione eliminata è stata infatti inserita in una revisione dell’Euroconide 3 parte 1-1 (UNI EN 1993-1-1:2005/A1:2014), ed ha questo aspetto:

          Immagine-per-post-forum

          Come puoi vedere, le SC sono state eliminate come nome, e sostituite dalle loro definizioni, che adesso sono:

          SC1: “Carico quasi-statico e/o classe di duttilità sismica DCL”
          SC2: “Soggette a fatica e/o classe di duttilità sismica DCM o DCH”

          Quindi qui non si fa più riferimento al livello di sismicità, ma solo alle classi di duttilità. Quindi, a rigor di logica, se uno progetta in campo elastico, quindi in DCL, anche a Messina, dovrebbe valere la classe SC1. Nota che l’assegnazione delle Classi di Esecuzione si è un po’ “addolcita” con questa nuova tabella.

          Allora la domanda è: posso seguire la EN 1090-2:2018, che rimanda alla tabella dell’EC3-1-1 addendum A1:2014, e quindi giustificare la scelta di SC1 quando progetto in campo elastico a Messina? Anche a questa domanda non so rispondere, ci vorrebbe un giurista per dirlo, perchè le NTC2018 dicono di riferirsi espressamente alla EN 1090-2:2011. Se non avessero messo l’edizione, allora voleva dire che ci si riferiferiva all’ultima edizione della norma, quindi quella del 2018, ma avendo espressamente citato l’edizione del 2011, sembrerebbe che si debba seguire questa, quindi riferirsi alla tabella che citavi tu ed avere dubbi sulla possibilità di giustificare la scelta di SC1.

          Ultima considerazione: progettare in campo elastico vuol dire non sapere cosa accadrebbe alla struttura se si superassero le forze sismiche di progetto. Progettare con i concetti della dissipazione invece vuol dire che, se arriva un sisma superiore a quello di progetto, la struttura ha comunque risorse plastiche che le consentono di sconquassarsi certamente, ma di non crollare ( e quindi di salvare le vite di chi sta dentro). E teniamo presente che il sisma di progetto per lo SLV ha probabilità 10% di essere superato, e il 10% non è proprio trascurabile… Tant’è che le norme AISC e le bozze del nuovo EC8 prevedono che, in zone molto sismiche, non si possa più progettare in campo elastico.

          Ti ho scritto un bel po’ di cose ma non sono riuscito a darti una risposta purtroppo, anche perchè temo che le nostre norme non abbiano preso una posizione chiara al riguardo.

          Più di questo non so dirti, spero che ti sia comunque utile.

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