Prof. Ing. Salvatore Giacomo Morano | Università di Firenze DICEA – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Firenze, Italia

Il “Viadotto all’Indiano” a Firenze è un lungo viadotto con campate in sezione mista acciaio-cls che funge da accesso al “Ponte all’Indiano” che supera il Fiume Arno con una campata strallata. In alcune campate del viadotto sono presenti selle Gerber o barre antisollevamento in corrispondenza di appoggi con reazione verticale negativa. Entrambi questi elementi sono noti per la loro criticità. Alcuni anni addietro, in una campata, le barre antisollevamento si sono rotte e l’appoggio ha perso efficacia. Stante la delicatezza di questi elementi, l’Amministrazione Comunale di Firenze, proprietaria dell’Opera, ha deciso di effettuare una campagna di controlli e ha incaricato lo scrivente della definizione e direzione dell’esecuzione del piano dei controlli. L’articolo descrive il piano dei controlli dei dispositivi antisollevamento e delle selle Gerber metalliche predisposto per l’esecuzione delle ispezioni. In particolare sono state predisposte appositee specifiche schede che definiscono controlli semplici ed oggettivi per permettere agli operatori di recuperare tutte le informazioni utili a valutare lo stato di salute di questi dettagli sensibili.

1 INTRODUZIONE
L’Amministrazione Comunale di Firenze ha incaricato il sottoscritto di redigere un piano di controlli sugli elementi più delicati del viadotto all’Indiano, ossia le selle Gerber metalliche e i dispositivi antisollevamento.
Sono stati predisposti n. 4 modelli di schede di controllo per le diverse tipologie di sistemi antisollevamento presenti sull’opera e n. 3 modelli di schede di controllo per le diverse tipologie di selle Gerber. I controlli sono stati estesi a n. 78 barre costituenti i dispositivi antisollevamento e n. 28 selle Gerber metalliche, distribuite lungo l’intera opera.

2 SCHEDE DI CONTROLLO DEI DISPOSITIVI ANTISOLLEVAMENTO
Le schede sono state impostate con una prima pagina riportante una breve descrizione della tipologia di dispositivo da controllare ed una precisa localizzazione lungo il viadotto, ed in particolare sui picchetti individuati planimetricamente, della tipologia di dispositivo esaminata. Seguono due-tre pagine con degli estratti degli elaborati originali del progetto e con delle foto di dettaglio dei dispositivi utili al loro riconoscimento ed individuazione. […]

Leggi l’articolo completo su Costruzioni Metalliche n. 2/2023.

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